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     Eccezionale ritrovamento in Argentina, la Patagonia restituisce i resti di un Titanosauro et  at:  18/05/2014  

Eccezionale ritrovamento in Argentina, la Patagonia restituisce i resti di Titanosauro - I paleontologi hanno scoperto nella regione della Patagonia in Argentina i resti fossili di un titanosauro. Jose Luis Carballido, paleontologo presso l' Egidio Feruglio Museum di Trelew , Argentina, ha dichiarato che i resti dimostrano che il titanosauro pesava circa 100 tonnellate o l'equivalente di più di 14 elefanti africani definendo il ritrovamento un vero tesoro paleontologico ed ha commentato: " Ci sono molti resti ed erano praticamente intatti, cosa che non accade spesso ". Il sito in provincia di Chubut Patagonia, circa 800 miglia a sud di Buenos Aires è stato scoperto per caso nel 2011 da un lavoratore agricolo e sino ad ora ha permesso circa 200 ritrovamenti fossili tra i quali anche denti appartenenti a dinosauri carnivori. I titanosauri (Titanosauria) sono dinosauri sauropodi caratteristici del Cretaceo. Questo gruppo comprende specie erbivore di varie dimensioni, tra cui alcune delle più grandi creature che abbiano mai abitato la terraferma, come Paralititan e Argentinosaurus, pesanti forse 100 e più tonnellate. I titanosauri avevano teste relativamente piccole, anche comparate con gli altri sauropodi. Il cranio era ampio, simile a quello di Camarasaurus e Brachiosaurus, ma molto più allungato, come nei diplodocidi. I denti, deboli e "a cucchiaio", ricordano anch'essi quelli dei diplodocidi, tanto che per molto tempo i titanosauridi furono ritenuti essere diretti discendenti dei diplodocidi. Questi dinosauri erano muniti di un collo allungato (ma non quanto quello dei diplodocidi e dei brachiosauridi) e di una coda a frusta, mentre la regione delle zampe anteriori era stranamente ampia. Le vertebre non avevano la caratteristica evoluta di essere cave come quelle di altri sauropodi, e la colonna vertebrale era piuttosto flessibile. Da alcuni ritrovamenti fatti alla fine degli anni '70 (Saltasaurus), si è capito che la pelle di queste creature era ricoperta da una sorta di mosaico di piccole piastre, disposte intorno a piastre più grandi. Prima di questo ritrovamento, altre piastre simili eran state rinvenute, ma si pensava appartenessero ai dinosauri corazzati (anchilosauri). Il coefficiente di encefalizzazione dei titanosauri era come in tutti gli altri sauropodi basso, ma è possibile che grossi gangli fossero distribuiti in posizioni "strategiche" del sistema nervoso, per trasmettere più rapidamente i comandi che giungevano al cervello.

  




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